Obbligo di un disabile per le aziende che occupano almeno 15 dipendenti.

Dal 1° gennaio 2017, viene soppresso l’art. 3, comma 2, del legge n. 68/1999; l’articolo prevedeva che alle aziende con un organico da 15 a 35 dipendenti, scattava l’obbligo dell’assunzione di un lavoratore disabile dal momento in cui veniva effettuata una nuova assunzione, ovvero la sedicesima. Il lasso di tempo massimo che veniva concesso per adempiere a tale obbligo era pari ad un anno. Con la modifica introdotta dal Jobs Act, Decreto Legislativo n. 151/2015, l’obbligo di assunzione del soggetto disabile avviene già con la 15° unità. In considerazione di ciò, grazie a tale modifica, le aziende da 15 a 35 dipendenti, qualora non avessero ancora assunto un lavoratore disabile, avranno solo 60 giorni di tempo per mettersi in regola. Va sottolineato che il c.d. correttivo al Jobs act, Decreto Legislativo n. 185/2016, oltre ad aver peggiorato la tempistica concessa per l’adeguamento, ha aggravato le sanzioni per mancata assunzione del disabile, le quali riguardano tutte le imprese che non hanno ottemperato all’obbligo. Tale aggravamento si tramuta dai precedenti 62,77 euro agli attuali 153,20 euro, per ogni giorno lavorativo di ritardo. La sanzione, fissa ma progressiva, è diffidabile (1/4 dell’importo complessivo) a condizione che il datore di lavoro, oltre alla presentazione del prospetto informativo, sottoscriva il contratto di assunzione con il portatore di handicap.

Francesco Argentini - STUDIO RB
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