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Le “Locazioni Brevi” di più di quattro immobili abitativi in un anno è attività di Impresa

Categoria: Fisco
Le “Locazioni Brevi” di più di quattro immobili abitativi in un anno è attività di Impresa

La nuova norma sulle “locazioni
di breve durata”, ossia quelli inferiori a 30 giorni, entrata in vigore
dal 2021 e contenuta nei commi
595-597 della Legge 178/21
(Legge di Bilancio) definisce in
modo netto sia le modalità di tassazione dei redditi derivanti dagli
affitti brevi che la loro collocazione nell’ambito del tipo di attività.
In particolare si stabilisce ora che
se il proprietario mette in affitto
più di quattro appartamenti in un
anno, si determina attività d’impresa e la conseguente necessità
di apertura della partita Iva. L’intento della norma è duplice. Da
una parte si vorrebbe definire in
modo netto il confine tra attività
occasionale e attività di impresa
mentre dall’altra il legislatore intenderebbe tutelare sia il consumatore che le imprese ricettive
tradizionali in quanto negli ultimi
tempi gli affitti brevi hanno fatto
spesso concorrenza indiretta alle
strutture più organizzate quali alberghi ecc. Le nuove disposizioni
si applicano anche per i contratti
stipulati tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione
immobiliare, oppure soggetti che
gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca
di un immobile con persone che
dispongono di appartamenti da
locare. Secondo quanto riporta la
relazione illustrativa è ora stabilito che il regime fiscale opzionale
della cedolare secca al 21% per
le locazioni brevi, inclusi i contratti
che prevedono servizi di fornitura
di biancheria e di pulizia dei locali, è riconosciuto solo quando la
destinazione alla locazione breve
riguarda non più di quattro appartamenti per ciascun periodo
di imposta. Si stabilisce inoltre
che l’attività di locazione di immobili di durata non superiore a
30 giorni, da chiunque esercitata,
si presume svolta in forma imprenditoriale ai sensi dell’articolo
2082 del Codice Civile, quando
il numero degli appartamenti resi disponibili per le locazioni
è superiore a quattro. Di conseguenza l’attività imprenditoriale
comporta: l’apertura della partita
Iva; la tenuta della contabilità;
l’iscrizione alla gestione Inps per
il pagamento dei contributi ed il
dichiarare il reddito secondo le
norme del reddito di impresa che
nel caso siano costituiti da canoni
di locazione trovano la disciplina nell’art.90 del T.U.I.R. In fine
è anche prevista, non appena il
decreto attuativo sarà disponibile,
l’istituzione della banca dati delle
strutture ricettive e degli immobili
destinati a locazioni brevi presso
il MIBACT con compiti di raccolta
ed ordinamento delle informazioni inerenti alle strutture ricettive e
agli immobili destinati alle locazioni brevi inclusa la relativa identificazione mediante un codice da
utilizzare in ogni comunicazione
relativa all’offerta e alla promozione dei servizi all’utenza.

 

Andrea Rellini - STUDIO RB
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