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FISCO: La Finanziaria 2023 prende vita, fissate le direttive delle norme fiscali.

Categoria: Fisco
FISCO: La Finanziaria 2023 prende vita, fissate le direttive delle norme fiscali.

Forfetari
Dal 1°gennaio 2023 viene innalzata a 85.000 euro la soglia di volume di ricavi per l’accesso al regime forfetario con una clausola di salvaguardia per chi sfora nel corso dell’anno. Infatti, diversamente da quanto fino ad ora stabilito, è previsto che in caso di superamento del limite di 85.000 euro, si continuerà a beneficiare del regime per tutto l’anno ma solo se si resta entro 100.000 euro di fatturato. Al contrario, a decorrere dalla fattura che determinerà l’eventuale superamento della soglia di 100.000 euro di ricavi, si dovrà cominciare ad applicare l’IVA. In questo caso, ovviamente, si dovrà procedere anche alla rettifica dell’IVA non detratta relativa agli acquisti di beni ancora non ceduti alla data del superamento della soglia di ricavi di 100.000 euro.

Flat Tax per le partite iva
La nuova disposizione consente ai contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che si avvalgono del regime forfetario, di applicare un’imposta sostitutiva del 15 per cento sugli incrementi di reddito del 2023 rispetto al triennio precedente, fino a un limite massimo di 40.000 euro. L’imposta che si applica sul reddito incrementale è sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali. Il risparmio d’imposta è tanto maggiore quanto più alto è il reddito complessivo. Gli effetti li vedremo in sede di dichiarazione dei redditi a giugno 2024.

Regolarizzazione Avvisi Bonari dell’Agenzia Entrate
Una prima norma verso la così detta “Tregua Fiscale” è quella che riguarda le somme chieste dall’Agenzia Entrate con le comunicazioni di irregolarità (avvisi bonari). Viene previsto, infatti, che si potranno definire previo pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali, oltre a interessi e somme aggiuntive, con una sanzione ridotta del 3%. Questa disposizione, se mantenuta, permetterà a una vasta platea di contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale senza un grosso aggravio di oneri aggiuntivi. Attualmente, da come è scritta la norma, sarà possibile definire in via agevolata solo gli avvisi il cui termine non sia ancora scaduto (30 giorni dalla notifica), alla data di entrata in vigore della Legge, oppure notificati successivamente. Saranno ricompresi anche gli avvisi bonari già rateizzati a condizione che si sia in regola con il pagamento delle rate.

Nuova Rottamazione delle Cartelle Esattoriali
La seconda norma della “Tregua Fiscale” riguarda sia la cancellazione automatica delle mini cartelle sotto a mille euro notificate fino al 31/12/2015 che quella più corposa relativa ai debiti risultanti dai singoli carichi affidati all’Agenzia della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 che possono essere estinti, senza corrispondere le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di interessi e di sanzioni, versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella esattoriale. Il pagamento delle somme dovute può essere effettuato in unica soluzione (entro il 31 luglio 2023) ovvero in forma rateale con un massimo di 18 rate di cui la prima e la seconda rata di importo pari al 10% ciascuna delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione ed aventi rispettivamente scadenza al 31 luglio e il 30 novembre 2023 mentre le restanti rate, di pari ammontare, scadranno il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. Sulle rate sono dovuti comunque, a decorrere dal 1° agosto 2023, gli interessi al tasso del 2% annuo. Per aderire alla definizione agevolata c’è tempo fino al 30 aprile 2023. Per effettuare la richiesta di adesione è previsto che l’Agente della Riscossione fornisca ai debitori, nell’area riservata del proprio sito internet, i dati necessari a individuare i carichi definibili, procedura questa che sarà attivata nelle prossime settimane.

Superbonus
Per gli interventi effettuati sui condomini ed edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità immobiliari possedute da persona o più persone fisiche compresi quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione la detrazione fiscale sarà al:
• 110% fino al 31 dicembre 2023 ma solo con CILA-S presentata entro il 25 novembre 2022 e, nel caso di condomini, con delibera assembleare firmata di approvazione precedente a tale data;
• 90% fino al 31 dicembre 2023;
• 70% per il 2024;
• 65% per il 2025.
Invece per gli interventi effettuati dalle persone fisiche su edifici unifamiliari, la scadenza per beneficiare del 110% è fissata al 31 marzo 2023 per i lavori avviati per i quali, alla data del 30 settembre 2022, sia stato realizzato il 30% dei lavori. Nel computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati. Invece per i lavori nuovi sulle unifamiliari (spese anno 2022 o 2023), è possibile beneficiare di un Superbonus al 90% per i proprietari di singole abitazioni a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzato in base al quoziente familiare edilizio, cioè un meccanismo di calcolo in cui si procede alla divisione dei redditi complessivi posseduti per nucleo familiare per i singoli componenti a cui è attribuito un coefficiente).

Sconto in Fattura e Cessione del Credito
Ad oggi nulla di concreto anche se dalle ultime indiscrezioni apparse sulla stampa specializzata, sono stati presentati due emendamenti alla Legge di conversione del Decreto Aiuti quater, che prevedono da una parte per i condomini l’estensione alla presentazione della CILAS al 31/12/2022 ai fini della salvaguardia per tutto l’anno 2023 degli interventi 110% e dall’altra il recepimento delle proposte di ABI e ANCE sull’utilizzo di una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24, da parte delle Banche, per compensare con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese e acquisiti dagli intermediari stessi. Ciò consentirebbe di liberare rapidamente la capienza fiscale degli istituti bancari ed in particolare di Poste il cui stop all’acquisto dei crediti sta provocando notevoli disagi anche ai privati. Si attendono ulteriori novità nei prossimi giorni.
Rag. Andrea Rellini

 

Andrea Rellini - STUDIO RB
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