Magazine di notizie, attualità, cultura, viaggi e tradizioni

Se il bambino non fa colazione:

Categoria: Nutrizione
Se il bambino non fa colazione:

La colazione è uno dei 3 pasti principali della giornata: serve per rialzare la glicemia (valore che misura la quantità di zuccheri nel sangue, che cresce vicino al pasto e poi cala lentamente fino al pasto successivo), che al mattino raggiunge i valori più bassi.
Senza un rialzo glicemico opportuno è faticoso ripartire, soprattutto a livello cerebrale, e sarà più difficile mantenere un adeguato grado di concentrazione.
L’abitudine ad una sana colazione difende dall’insorgenza dell’obesità e dalle patologie ad essa correlate.
Infatti, la notte rappresenta l’intervallo più lungo tra un pasto e l’altro.
Se al risveglio non si ricaricano adeguatamente le energie, si rischia di arrivare al pranzo troppo affamati, e quindi mangiare di più rispetto alla reale necessità.
Spesso la difficoltà maggiore che s’incontra nell’approccio dei bambini alla colazione si presenta dopo l’abbandono del biberon.
Senza questo strumento è facile che il bimbo decida di saltare completamente la colazione, o meglio, è facile che rifiuti il latte.
I genitori, per mancanza di alternative da offrire, si trovano spiazzati e quella che rappresenta la prima sana abitudine della giornata viene troppo frequentemente persa.

ALTERNATIVE AL
BIBERON DI LATTE?
Uno yogurt, accompagnato da cereali e un frutto è un’ottima alternativa al biberon di latte. Le alternative però esistono, e riprendere a fare colazione è possibile.
Una tazza di latte, intero di mucca o anche vegetale, può andare bene, accompagnato da qualche biscotto semplice, magari fatto in casa.
I bambini si divertono moltissimo nella preparazione dei dolci, ora che il clima ci consente di accendere il forno è bene approfittarne! La preparazione dei biscotti generalmente è molto semplice e richiede un tempo limitato.
L’inverno è il momento ideale per coinvolgere i bambini nella preparazione di dolci fatti in casa: molto più sani e nutrienti di quelli industriali!
Insieme al latte vanno bene anche un paio di fette biscottate o un panino piccolo con marmellata o miele oppure cereali soffiati o in fiocchi, alternando possibilmente qualcosa di più gustoso a delle scelte semplici.
Se il pane viene fatto in casa, è possibile utilizzare farina integrale e/o aggiungere semi vari: i semi sono ricchi di acidi grassi buoni, che aiutano a equilibrare un pasto che spesso contiene troppi zuccheri semplici e danno un importante contributo al senso di sazietà nel lungo termine.
Se il latte non fosse gradito o se il bambino lo rifiutasse senza biberon, una valida alternativa è uno yogurt, sempre con cereali, pane o fette biscottate, accompagnato da qualcosa da bere: l’ideale sarebbe un the o una spremuta, mentre consiglierei il succo di frutta solo saltuariamente.
Attenzione però: la vitamina C si ossida a contatto con l’aria, quindi sarebbe preferibile che la spremuta fosse preparata al momento, per non perderne gran parte delle proprietà benefiche.
Anche un formaggio magro come la ricotta può essere utilizzato per preparare un panino, addolcendola con un cucchiaino di miele, se gradito.
Un frutto fresco di stagione dovrebbe sempre completare le scelte proposte: è un alimento “vivo” (che non è stato trattato e mantiene intatto il contenuto di vitamina, sali minerali e fibre), aiuta a mantenere la sazietà nel lungo termine, possiede gli zuccheri giusti che danno lo sprint ma senza alzare troppo bruscamente la glicemia.
Se c’è esigenza di eliminare i latticini, è necessario inserire qualche altro alimento che fornisca grassi e proteine: il panino con la marmellata può quindi essere accompagnato da un frutto e una porzione (25 gr) di frutta secca (noci, nocciole, mandorle e simili) e qualcosa da bere (the o spremuta).
Attenzione alla frutta secca prima dei tre anni: è da valutare la possibilità di allergie e comunque è sempre bene sorvegliare il bambino per evitare il rischio soffocamento.
Saltuariamente è anche possibile spalmare una crema alle nocciole e cacao, magari da tenere come asso nella manica nei giorni in cui i bambini sono più svogliati e non vorrebbero proprio fare colazione.
Una fetta di torta semplice fatta in casa può essere un’altra valida e gustosa alternativa.
Ci sono poi bambini che prediligono una colazione salata.
Questa possibilità può essere sana ma difficile da calibrare quotidianamente.
Il toast con prosciutto tutte le mattine non è un modo sano di iniziare la giornata se consumato tutti i giorni, ma può andare bene se alternato a un formaggio magro, un paio di fette di salmone (affumicato o, meglio, al naturale, che è possibile trovare sempre in busta), un uovo, sodo o strapazzato, il tutto accompagnato da un frutto e qualcosa da bere.
Aggiungendo però una parte proteica importante in questo primo pasto della giornata, è necessario ricordarsi di calibrare la quota proteica giornaliera nei pasti successivi.
Spesso i bambini pranzano a scuola, dove è previsto anche il secondo. In questo caso, a cena potrebbe essere necessario eliminare le proteine.
Queste valutazioni vanno comunque compiute in maniera personalizzata, conoscendo il bambino, la sua alimentazione e il suo stile di vita.

 

Dott.ssa Azzurra Fini
Biologa Nutrizionista
Tel. +39 328 8633173