2016: modifiche al regime forfetario!
Categoria: FiscoDal 2016 (bozza della Legge di Stabilità 2016), il “forfetario” – con modifiche tali da renderlo fruibile ad una platea più ampia – diventerà l’unico regime fiscale agevolato per imprenditori e professionisti in possesso dei requisiti richiesti.
Già la Legge di Stabilità 2015 aveva introdotto il nuovo regime forfetario che andava a sostituire i precedenti regimi agevolati, seppur con la “clausola di salvaguardia” per i contribuenti “minimi”, che potevano continuare ad avvalersene per il quinquennio agevolato e comunque fino al compimento del trentacinquesimo anno di età.
Successivamente, con la Legge n. 11/2015, l’abrogato regime dei minimi è stato prorogato fino al 31/12/2015.
Quali sono comunque le novità previste per il forfetario?
- Precluso l’accesso al regime ai soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente ed assimilato eccedenti l’importo di euro 30.000; la verifica di tale soglia è però irrilevante nel caso in cui il rapporto di lavoro sia cessato;
- per le start up, possibilità nell’anno di avvio della nuova attività e nei quattro anni successivi di godere di un’aliquota ridotta al 5% (in luogo del 15%);
- in luogo del precedente esonero dal minimale, viene, invece, ora prevista una riduzione del 35% dei contributi INPS complessivamente dovuti;
- la proposta sicuramente di maggior rilievo sta nell’innalzamento del limite dei ricavi e dei compensi che consentono l’accesso al regime forfetario. Possono, ora, infatti, accedere le persone fisiche, esercenti un’attività d’impresa, un’arte o una professione, che percepiscono ricavi non superiori a specifici limiti, diversi seconda dell’attività esercitata: è previsto l’aumento di 10.000 euro per tutte le attività, tranne che per i professionisti per i quali l’aumento sarà di 15.000 euro. Quindi, ad esempio, un professionista, dal 2016, potrà accedere/permanere nel regime forfetario se ha conseguito o prevede di conseguire un volume di ricavi pari a 30.000 euro.