Gli attuali adempementi per la detrazione fiscale del 50% sulle spese di ristrutturazione edilizia.

Rag. Andrea Rellini – L’Articolo 16 bis del TUIR prevede la possibilità di recuperare una quota pari al 50% (fino al 31/12/2015 e ridotto al 36% dal 01/01/2016) delle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio sino ad un tetto massimo di spesa pari ad euro 96.000 fino al 31/12/2015 (ridotto ad euro 48.000 dal 01/01/2016). Tale detrazione può essere utilizzata anche per l’acquisto o la realizzazione di box o posti auto pertinenziali. L’iter operativo per poter usufruire di tale sconto fiscale è stato negli anni notevolmente snellito ed ora il contribuente per utilizzarlo deve rispettare solo alcuni adempimenti ma di fondamentale importanza. Per prima cosa deve acquisire, se necessaria al tipo di intervento, la specifica documentazione edilizia che generalmente è rappresentata dalla Scia o Concessione edilizia e dalla comunicazione alla Asl territorialmente competente quando nel cantiere operino più imprese contemporaneamente o qualora i lavori abbiano durata superiore a 200 giorni anche se vi operi una sola impresa. Successivamente il contribuente deve pagare i documenti ricevuti ed attestanti la spesa, che generalmente sono fatture o ricevute fiscali, esclusivamente con bonifico bancario o postale specificatamente predisposto dagli istituti di credito e da dove si evincano la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario la detrazione ed il numero di partita iva o codice fiscale a favore dell’impresa che ha effettuato i lavori. Successivamente in sede di dichiarazione dei Redditi i dati catastali dell’immobile ristrutturato devono essere obbligatoriamente indicati nel modello Unico al rigo RP (sezione 3-A e 3-B). Infine tutta la documentazione sopra elencata va conservata per minimo cinque anni ed esibita all’Agenzia Entrate in caso venga richiesta.

Andrea Rellini - STUDIO RB
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