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UN’ESTATE, UN BILANCIO, UN AUGURIO.

UN’ESTATE, UN BILANCIO, UN AUGURIO.

Si sta per concludere l’estate ed e’ ora di bilanci.
Orvieto sta bene, nonostante quello che si dice.
Sta bene lei, sia chiaro, non noi ne l’amministrazione comunale.
Da sola, con quello che offre, la citta’ e’ capace di attrarre quei turisti che permettono a noi di vivere e lavorare.
Lo fa da sola perche’ manca del tutto una visione organica di quello che si puo offrire all’esterno per attirare piu turismo.
Manca una preggettualita’. Manca un unico contenitore di eventi che dia un senso a tutto quello che viene fatto.
Manca un evento grande capace di coinvolgere tutta la citta’.
Parliamoci chiaro: facciamo gia’ tanto. Siamo 4 gatti ( 20 mila persone in un territorio vasto). Non abbiamo vicino a noi un bacino grande da poter attirare ( per vicino parlo di 10/20 minuti di macchina). A Perugia sono 165 mila persone, ad Assisi 28 mila ma hanno Foligno a 10 minuti che ne fa 57 mila.
Insomma dobbiamo attirare e far rimanere se vogliamo crescere e crescere tutti insieme. Progettare e programmare serve proprio a questo perche’ il resto, la storia, la bellezza, ce l’abbiamo. Ci stiamo seduti sopra.
Quello che viene fatto, che e’ gia’ molto, e’ in mano ai privati, a volte in mano a gruppi di persone senza coperture di nessun tipo alle spalle, che organizzano manifestazioni per la voglia di farlo.
Va tutto bene ma manca la mano del Comune, manca una figura capace di armonizzare tutte queste energie in una sola direzione.