La relazione di aiuto
Categoria: PsicologiaMi sono proposto di far conoscere a più persone possibili chi veramente sia lo psicoterapeuta; c’è poca informazione rispetto alle differenze professionali di figure quali il medico psichiatra, lo psicologo e lo psicoterapeuta stesso ed in particolare c’è l’idea che questi ultimi due si occupino di patologie gravi. In realtà, i problemi psicologici fanno parte della vita di tutti i giorni e non soltanto sono molto comuni e diffusi, ma soprattutto sottovalutati.
Problemi relazionali, conflitti di coppia e familiari, “blocchi” di varia natura, emozioni che non si riescono a comprendere, genitori in difficoltà con i figli, situazioni sospese con persone del presente o del passato che non si arrivano a chiudere, stress, questioni legate all’orientamento sessuale, momenti complicati e pesanti della vita come possono essere lutti e malattie: queste sono le tematiche più ricorrenti che incontro nel mio lavoro psicoterapico.
Lo psicologo e lo psicoterapeuta, seppur con strumenti ed esperienze diverse (cosa che sarà mia premura, già dal prossimo numero, sottolineare per non creare confusioni o disguidi purtroppo fin troppo presenti), sono professionisti della “relazione d’aiuto” e hanno come obiettivo il migliorare la qualità della vita delle persone che gli si rivolgono, affinché possano trovare, dentro di loro, le risorse e le potenzialità per metterlo in pratica.
Rispetto al “dallo psicologo ci vanno i deboli” vorrei dimostrare, invece, quanto sia effettivamente il contrario. Infatti, a mio avviso, lo psicologo o lo psicoterapeuta che sia, rappresentano il “dottore dei coraggiosi”, ossia di coloro che hanno la forza di guardare in faccia i propri limiti e sensibilità, ammettendoseli, elaborandoli, mostrandoli e consequenzialmente trasformando la paura proprio in coraggio, tanto da assumersi la responsabilità del cambiamento.
La vera forza, del resto, per me non sta nel nascondere le debolezze, ma nel saperle accettare, iniziando a lavorare per, addirittura, ottimizzarle al massimo.
Al prossimo mese Dott. Giuliano Barbabella