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PERCHé è IMPORTANTE LA PREVENZIONE UROLOGICA.

Categoria: Salute
PERCHé è IMPORTANTE LA PREVENZIONE UROLOGICA.

Tramite la visita urologica è possibile diagnosticare, escludere o controllare i disturbi di carattere urologico come ad esempio: l’incontinenza, le infezioni e le calcolosi delle vie urinarie, i disturbi legati alle funzioni sessuali, le neoplasie, le infezioni genitali maschili e femminili e le prostatiti nell’uomo.
Sottoporsi a controlli urologici periodici permette la diagnosi precoce e quindi l’intervento tempestivo in caso di numerose patologie tumorali (della prostata, del rene, della vescica e del testicolo) e patologie benigne (calcolosi urinaria, iperplasia benigna della prostata e prostatiti, infertilità maschile e disfunzioni sessuali).
La prostata è un organo fibromuscolare e ghiandolare di cui solo gli uomini sono dotati, delle dimensioni di una castagna, che si trova al di sotto della vescica e circonda l’uretra.
La Prostata è composta da una zona periferica, una centrale, una di transizione, una porzione anteriore ed una sfinterica preprostatica, tutte poi contenute all’interno di una capsula fibrosa che la isola dagli altri organi adiacenti quali il retto, la vescica ed i muscoli del piano perineale.

Le principali patologie della prostata
Le principali patologie che vengono diagnosticate durante una visita urologica sono:
Iperplasia prostatica benigna (o adenoma della prostata), patologia non tumorale che comporta l’ingrossamento anomalo della prostata (fino a 2-3 volte le dimensioni ritenute normali), con una serie di disturbi correlati.
Prostatite, cioè l’infiammazione della prostata. Può essere causata da infezioni da agenti patogeni (batteri) o comportamenti scorretti nello stile di vita (alimentazione non equilibrata, scarsa idratazione, funzione intestinale irregolare, pratica del coito interrotto, stile di vita sedentario).
Cancro alla prostata che rappresenta il tumore più frequente nel maschio, dopo il tumore del polmone. La diagnosi richiede l’integrazione di due elementi diagnostici: visita urologica con esplorazione digito-rettale e dosaggio del PSA.
Disfunzione erettile (DE), cioè l’incapacità di ottenere e/o mantenere un’erezione sufficiente a permettere un rapporto sessuale soddisfacente.
Calcolosi urinaria, disturbo causato dalla formazione di cristalli contenuti nelle urine che precipitano e si aggregano e possono far insorgere coliche renali.
Infertilità di coppia, ovvero la mancanza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti sessuali non protetti, centrati nei giorni fecondi del ciclo femminile. Si tratta di un problema che nel 50% dei casi la problematica riguarda l’uomo.
Tutti gli uomini al di sopra dei 40 anni dovrebbero sottoporsi a visite urologiche periodiche. La frequenza dei controlli può variare, su indicazione dello specialista, soprattutto in presenza di fattori di rischio quali:
obesità;
fumo;
familiarità con malattie urologiche, in particolare con il tumore della prostata.

Gli Esami da Fare
Preservare la salute della prostata significa necessariamente sottoporsi a regolari controlli, specialmente dopo la mezza età. Vediamo quali sono i test e gli esami consigliati per individuare tempestivamente eventuali anomalie, disfunzioni o patologie vere e proprie che possono colpire questa importante ghiandolina:
PSA (Antigene prostatico specifico): è un esame del sangue che va a rilevare i livelli di una proteina prodotta unicamente dalla prostata. I livelli normali vanno da 0,0 a 4.0 ng/ml (nanogrammi per millilitro di sangue), ma possono aumentare per diverse cause, tra cui tumori, iperplasia prostatica benigna, e prostatite
PSA libero. Nel sangue la proteina PSA si trova normalmente sotto forma di composti, quindi legata ad altre sostanze, non “libera” se non in minime concentrazioni. Tuttavia, in presenza di un tumore maligno, questi valori scendono ancora di più. Per tale ragione, quando il test PSA fornisce dati “sospetti”, ovvero livelli molto alti della proteina nel sangue, il medico prescrive anche il dosaggio del PSA libero che verrà rapportato all’altro. I valori normali, quindi non patologici, sono i seguenti: PSA libero/PSA totale maggiore di 0,20%. Valori inferiori a questa percentuale possono indicare la presenza di un cancro, valori superiori, invece, una iperplasia prostatica benigna
Esplorazione digito-rettale (DRE): il medico andrologo o l’urologo controllano manualmente le condizioni della prostata introducendo un dito attraverso il retto. Questa esplorazione permette di scoprire un ingrossamento, la presenza di noduli o una prostatite
Ecografia prostatica transrettale. Esame ecografico che permette di valutare la morfologia della prostata e quindi di rilevare una dilatazione o eventuali neoformazioni. Si effettua inserendo una sonda nel retto che emette ultrasuoni in grado di essere riconvertiti in immagini statiche o dinamiche. Spesso a questo esame si associa una biopsia della prostata, ovvero l’asportazione di una minima parte di tessuto per un esame istologico che permette di capire se una eventuale neoformazione sia di natura maligna.
Risonanza Magnetica Multiparametrica della prostata: è un’indagine di secondo livello che fornisce immagini morfologiche della prostata ad elevata risoluzione spaziale e funzionale con informazioni più dettagliate, rispetto alle altre motodiche (ecografia transrettale e TC). Rispetto alla Risonanza Magnetica tradizionale, la Risonanza Multiparametrica, oltre alla valutazione anatomica/morfologica della ghiandola prostatica, riesce ad analizzare alcuni parametri aggiuntivi che consentono di distinguere, con una maggiore capacità, un tumore da una lesione non tumorale.

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