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PAURA DI AMARE

Categoria: Psicologia
PAURA DI AMARE

Carlo è un uomo di 43 anni, che si rivolge a me in un momento di difficoltà derivante dal fallimento del suo matrimonio. Dopo 5 anni di vita insieme a Pamela, parlano ormai di separazione e stanno valutando la possibilità di prendere strade diverse. Carlo descrive questa relazione come difficile, fatta di mancanza di rispetto reciproco, disprezzo e abusi verbali, da entrambe le parti. Questi problemi sono iniziati già da prima del matrimonio. Cerchiamo di capire le origini del disagio e i motivi per cui finora non ha interrotto una relazione per lui così disfunzionale. Infatti, anche se è da molto tempo che sta male in questa relazione, e pur non avendo figli, Carlo non riesce a prendere nessuna decisione. Ha paura di restare solo e allo stesso tempo vorrebbe lasciare Pamela, perché si rende conto che questa relazione non lo fa star bene, contribuisce alla sua ansia, ai sintomi di ipocondria e alla sua recente tendenza a bere un po’ troppo per “non pensarci”. Le persone che si trovano a dover prendere un’importante decisione spesso si rivolgono da me. Questo rimuginare rispetto alla decisione da prendere è spesso molto faticoso e diviene un motivo di disagio. Passano molte ore a preoccuparsi senza essere in grado di sbloccare la situazione. Se indaghiamo meglio scopriamo che spesso il dilemma nel presente è il risultato di un motivo più profondo, per esempio la paura di commettere uno sbaglio. Oppure ha a che fare con l’incapacità di fidarsi di se stessi. “Se non mi fido di me stesso, come posso fidarmi di una decisione presa da me?” Un altro motivo di difficoltà è come nel caso di Carlo, la convinzione inconscia che dice “non mi merito veramente di essere amato”. Il problema nel presente riguarda anche le difficoltà ad affrontare le conseguenze future di una scelta. La buona notizia è che con la Psicoterapia possiamo sbloccare la situazione e sentirci finalmente liberi di scegliere ciò che è meglio per noi! Carlo è un uomo distrutto dai sensi di colpa, anche se tende a mascherarli con un atteggiamento a volte spavaldo e indipendente. Si sente insicuro rispetto al futuro e non sa bene cosa fare della sua vita. Il problema sentimentale si tira dietro dubbi e incertezze anche sul lavoro e ultimamente il suo rendimento è scarso. Viene fuori una storia personale fatta di bassa autostima fin dall’infanzia. I genitori di Carlo erano stati più volte sul punto di lasciarsi quando lui era piccolo e frequentava le scuole elementari. Carlo ricorda che suo padre guardava con disprezzo sua madre, e questa aveva spesso gesti di stizza nei confronti del marito. Mentre ne parla, Carlo sembra non provare nessuna emozione al riguardo. Quando glielo faccio notare mi dice “per me è diventato normale vedere in casa un uomo e una donna che si sopportano a malapena”. In effetti da queste esperienze infantili ha sviluppato un’idea di amore distorta e si è convinto che il massimo a cui lui poteva aspirare era un rapporto simile a quello che avevano i suoi. Nel frattempo, crescendo in una famiglia priva di sostegno amorevole tra i coniugi, confessa di essersi a volte sentito come un peso per i suoi genitori. Allo stesso tempo ha cercato di “comportarsi bene” per non pesare sui genitori, già sfiancati dalla loro relazione che non andava. In questo modo si è dovuto precocemente responsabilizzare, ha negato anche a se stesso i suoi bisogni, ha sviluppato una bassa autostima e si è sentito spesso inadeguato, fuori luogo, in qualche modo “sbagliato”. I suoi genitori, infine, hanno trovato uno pseudo-equilibrio, continuando a vivere insieme ma ignorandosi a vicenda. Carlo aveva una grande paura che da un momento all’altro la situazione in casa potesse precipitare e ad oggi ha la sensazione che i suoi genitori si sono traditi a vicenda. Decidiamo di lavorare insieme per comprendere le radici del suo senso di inferiorità e delle convinzioni sull’amore che finora gli hanno impedito di prendere una decisione. Nelle prime tre sedute tracciamo un quadro terapeutico con relativi obiettivi specifici. Tra questi: il miglioramento della sua autostima (derivante dalla relazione con i genitori e con i coetanei durante l’infanzia), il miglioramento della capacità di auto-ascolto dei propri bisogni. Altro obiettivo fondamentale è il cambiamento delle convinzioni autolimitanti di Carlo, prima tra tutte “non merito di essere amato”. Superando questa convinzione limitante andando a superare i traumi infantili con la Psicoterapia EMDR, Carlo va ad aumentare la fiducia in se stesso, nella bontà e nella legittimità delle proprie scelte, che possono essere adesso finalmente orientate al piacere e al benessere. Inoltre con l’utilizzo di esercizi psicocorporei di Bioenergetica Carlo ha imparato a rilassarsi, a stare più in contatto con il proprio corpo e i suoi bisogni, ha ridotto il livello di tensione pelvica e cervicale che lo facevano sentire “bloccato”, e iniziato a sentire il corpo con più gusto e piacere. La terapia di Carlo ha dato buoni risultati. In 15 sedute ha raggiunto un livello di maturità e di serenità a cui aveva a lungo aspirato. Adesso è convinto di meritarsi di essere amato e si sente in grado di amare. Ha deciso di separarsi da Pamela, per prendere un periodo di ferie e dedicarsi ad un viaggio-studio all’estero che aveva sempre ritenuto di non meritarsi. Al suo rientro ha cambiato casa, ha conosciuto Lucia con cui ha iniziato da qualche mese una relazione e sta ricostruendo la sua vita su altre basi, non senza difficoltà, ma sicuramente con più amor proprio, soddisfazione e speranza.