L’open space da dividere
Categoria: CasaPatrizia ha un appartamentino di circa 50 mq al l’ultimo piano, suddiviso in un’ampia zona giorno, camera e bagno. Vive sola e ha una figlia che lavora fuori ma che saltuariamente si ferma a dormire da lei. Le esigenze della padrona di casa sono di dividere l’open space (che non ama molto) e ricavare un soppalco sfruttando la pendenza del tetto.
Le altre richieste sono di ottenere una zona ingresso e uno spazio per cucinare indipendenti dal living.
Il progetto consiste nella realizzazione di tramezzature che di fatto non chiudono i quattro spazi richiesti ma suggeriscono le funzioni che vi verranno svolte:
un INGRESSO spazioso arredato con una panca e specchio e un armadio guardaroba ricavato nel nuovo sottoscala;
una CUCINA funzionale e discreta in quanto una parte è attrezzata dietro il nuovo setto e parte è separata dal living mediante l’elemento penisola, inoltre il cambio di pavimento la rende ancor più autonoma pur senza l’esistenza di separazioni fisiche;
una zona LIVING resa accogliente con le soluzioni d’arredo e i colori caldi delle pareti e del parquet;
un SOPPALCO in legno sul quale verrà alloggiato il nuovo posto letto.
L’open space non sempre è la scelta corretta, come nel caso di Patrizia che preferisce avere la zona INGRESSO. Questo spazio è molto importante in quanto espressione di accoglienza sia nei riguardi degli ospiti, come primo luogo della casa dove vengono ricevuti, sia nei nostri, in quanto è il luogo dove ci spogliamo di oggetti e indumenti che ci hanno accompagnato durante la giornata (scarpe, giacca, cappello, chiavi, ombrello e molto altro) e, seppur piccolo, va progettato con cura, stile e calore.