Lo shiatsu funziona nei soggetti con fibromialgia
Categoria: ShiatsuIl termine fibromialgia deriva da “fibro” che indica i tessuti fibrosi (come tendini e legamenti) e “mialgia” che significa dolore muscolare. La Fibromialgia è quindi una malattia reumatica che colpisce i muscoli causando un aumento di tensione muscolare: tutti i muscoli (dal cuoio capelluto alla pianta dei piedi) sono in costante tensione.
Questo comporta numerosi disturbi:
innanzi tutto i muscoli tesi sono causa di dolore che in alcuni casi è localizzato (le sedi più frequenti sono il collo, le spalle, la schiena, le gambe), ma talora è diffuso dappertutto.
I muscoli tesi provocano rigidità e possono limitare i movimenti o dare una sensazione di gonfiore a livello delle articolazioni
I muscoli tesi è come se lavorassero costantemente per cui sono sempre stanchi e si esauriscono con grande facilità: questo significa che chi è affetto da Fibromialgia si sente sempre stanco e si affatica anche per minimi sforzi.
I muscoli tesi non permettono di riposare in modo adeguato: chi è affetto da questa patologia ha un sonno molto leggero,
si sveglia più volte durante la notte e alla mattina, anche se gli sembra di avere dormito, si sente più stanco di quando si è coricato (si parla di “sonno non ristoratore”).
Sono incoraggianti i risultati di una ricerca condotta presso la facoltà di medicina dell’università di San Paolo: la tecnica giapponese dello shiatsu riduce i dolori causati dalla fibromialgia, migliora la qualità del sonno e regala una sensazione di benessere generalizzato. Segnali importanti, considerando le tante persone in Italia che soffrono di sindrome fibromialgica.
Lo studio ha coinvolto 34 pazienti con fibromialgia, suddivisi in due gruppi: 17 soggetti hanno ricevuto 16 sessioni di shiatsu di 50 minuti l’una, 17 hanno seguito un percorso educativo finalizzato al miglioramento degli stili di vita e un programma di esercizi di allungamento e rafforzamento muscolari. Dopo otto settimane, i due gruppi sono stati invitati a compilare un questionario relativo alla presenza di dolori, qualità del sonno, senso di ansietà e di equilibrio, qualità di vita in generale.
Ebbene, al termine dello studio il 29 per cento dei pazienti sottoposti a sessioni di shiatsu ha riferito che la fibomialgia continuava ad avere un forte impatto nella loro vita di tutti i giorni (prima che iniziasse lo studio la percentuale toccava il 70 per cento). Nel gruppo di controllo, le due percentuali sono risultate quasi uguali (64 per cento prima dello studio, 59 per cento dopo otto settimane).
Anche sulla qualità del sonno e della vita in generale, i dati finali confermano l’efficacia dello shiatsu: se prima di iniziare le sessioni di shiatsu il 94 per cento dei pazienti accusava dolori durante la notte, questa percentuale è scesa al 54 per cento dopo le otto settimane, con ripercussioni positive sulla qualità di vita in generale.
Lo Shiatsu è una tecnica digitopressoria che stimola il sistema nervoso periferico mediante piccoli impulsi elettrici di bassissima intensità, appena percettibili, applicata alla pelle e al muscolo scheletrico, produce una netta diminuzione di sensibilità al dolore ed aumenta la quantità di endorfine, sostanze con una potente azione inibitoria del dolore.