Lavoratori domestici – obbliogo della busta paga.
Categoria: FiscoAlla luce dello stato dell’indice di bassa natalità italiana e conseguente invecchiamento della popolazione, i contratti di lavoro domestico negli ultimi anni hanno avuto un fortissimo incremento rispetto al passato. Come ben noto, i suddetti rapporti di lavoro sono disciplinati dal CCNL Lavoro domestico e come ogni contratto collettivo nazionale, impone regole, obblighi e doveri sia da parte del datore di lavoro domestico, sia da parte del lavoratore assunto. Tra gli obblighi previsti nel contratto vi è la redazione, da parte del datore di lavoro, della busta paga mensile (Art. 33 CCNL Lavoro domestico). Tale documento deve indicare al suo interno i seguenti parametri essenziali:
dati anagrafici e codice fiscale del datore e del lavoratore;
retribuzione lorda minima contrattuale, scatti di anzianità maturati, eventuale indennità vitto e alloggio;
mese di riferimento della retribuzione;
ore lavorate ed ore retribuite;
livello e tipologia del contratto;
importo dei contributi previdenziali trattenuti al lavoratore;
Progressivi delle ferie, tredicesima e TFR.
Retribuzione netta mensile.
La busta paga va redatta in duplice copia e fatta firmare al lavoratore destinatario. Oltre alla busta paga va redatta obbligatoriamente ogni anno anche la dichiarazione sostitutiva della CU, da consegnare al lavoratore per la propria dichiarazione dei redditi, ove sono riepilogate: le retribuzioni lorde corrisposte nell’anno, la somma delle trattenute Inps