L’amatriciana.
Categoria: CucinaCiao, mi chiamo Annamaria Graziani, lavoro da 30 anni nel campo della ristorazione e tramite questa rubrica riporterò alla luce piatti e sapori dimenticati della nostra tradizione con un pizzico di fantasia aggiungendo o sostituendo qualche ingrediente per esaltare ancora di più antichi sapori.
Questo piatto, nato secondo la tradizione ad Amatrice – cittadina di poco meno di 2.500 abitanti in provincia di Rieti, da cui la ricetta prende il nome – è un classico della cucina romana tradizionale, e’ talmente noto che anche Wikipedia gli ha dedicato una voce specifica! L’amatriciana è figlia di un’altra ricetta povera delle terre laziali la pasta alla Gricia (conosciuta anche come cacio e unto) che ha praticamente gli stessi ingredienti della nostra ricetta, con l’esclusione del pomodoro. Un sugo alla Amatriciana in bianco, in pratica. Nel piatto originale viene usato il baffo di maiale o guanciale. Una pasta che si abbina benissimo a questo sugo sono gli umbrichelli o pici perché sono degli spaghetti molto grossi fatti a mano senza l’uso dell’uovo, che prendono molto bene il condimento esaltando il sapore sia nella versione in bianco che nell’altra col pomodoro. Mai rinunciare ad una ghiotta spolverata di pecorino. Presso Il Ristorante Antico Callaro potrete potrete gustare una amatriciana da leccarsi i baffi accompagnato da Rossi di eccellenza locale quali quelli delle cantine TRAPPOLINI, D’AMICO, MOTTURA, FALESCO, PAZZAGLIA.