La Lenza Orvietana riparte con i giovani dopo la pandemia.
Categoria: SportIl Sodalizio Orvietano da moltissimi anni si occupa dei giovani e dei giovanissimi per sensibilizzarli sui problemi che affliggono l’ Ambiente, problemi che sono sempre più attuali e che potranno essere risolti o quanto meno attenuati, solo grazie a questi ragazzi che saranno i protagonisti del prossimo futuro. Si approccia ad essi tramite lo sport della pesca che, ribadiamo, è uno di quelli che fa, di chi la pratica, una sorta di “sentinella ambientale”.
Quindi prima di tutto li informa su quelli che sono i meccanismi che regolano l’Ambiente in senso lato, dagli ecosistemi, alle biodiversità, alle catene alimentari, tutti meccanismi estremamente delicati e minacciati sempre di più dalle innumerevoli forme di inquinamento che affliggono il Pianeta.
L’Associazione Orvietana non si pone certo come colei che salverà il mondo ma cerca, nel suo piccolo, di fare qualcosa partendo dal basso, dai più giovani.
Dopo la grave pandemia, durante la quale ha dovuto sospendere la sua ultraventennale attività presso tutte le classi seconde delle Scuole medie di Orvieto e recentemente anche di Fabro Scalo, per la seconda stagione estiva sta collaborando con l’Associazione Orvietana Rugby con la quale si trova in perfetta sintonia condividendone le finalità: quelle di educare e sensibilizzare i giovani attraverso lo sport, in tutte le sue forme.
E allora è partita anche quest’anno la collaborazione: due Istruttori Ambientali, soci della Lenza Orvietana, in alcuni incontri, hanno illustrato ad una decina di ragazzi i problemi dell’Ambiente con proiezione di slydes preparate per la loro fascia di età, dagli otto ai tredici anni, e lo hanno fatto interloquendo con essi, ascoltando le loro idee e cercando di correggere quelle inesatte, specie per quanto concerne il problema più rilevante oggi in merito all’inquinamento delle acque: quello delle plastiche e delle microplastiche.
La pesca sportiva ha costituito il grimaldello per parlare a questi giovani delle problematiche esistenti, senza tuttavia trascurarne l’aspetto sportivo: sono state illustrate alcune tecniche di pesca sia in mare che in acqua dolce, si è parlato di materiali, di attrezzature e dei pericoli connessi all’azione di pesca, specialmente quelli derivanti dall’uso delle canne al carbonio in prossimità delle linee elettriche e durante i temporali.
Naturalmente sono stati accompagnati anche presso il laghetto del Parco Urbano del Paglia ed hanno pescato con le attrezzature ed i premi finali forniti dalla Lenza Orvietana.
A proposito del laghetto citato sopra, c’è da riportare l’azione meritevole dell’Amministrazione Comunale di Orvieto che, di concerto con il Consorzio di Bonifica, si sono prodigate per la ripulitura accurata delle sue sponde e dell’area circostante per un raggio molto esteso.
Quanto hanno fatto merita l’elogio ed il plauso di coloro che frequentano la zona, e sono moltissimi, da chi va in bicicletta, a quelli che praticano la corsa a piedi o semplicemente fanno passeggiate più o meno lunghe, cittadini orvietani innamorati del luogo che offre loro uno spazio lontano dal traffico e dal caos.
L’intervento del Consorzio si è sospinto anche nel tratto a valle del Ponte dell’Adunata con la ripulitura e la successiva risagomatura della sponda sinistra del Paglia che era stata devastata dall’alluvione del 2012 e mai più ripristinata.
A testimonianza di come era stata pregevolmente sistemata alleghiamo una foto scattata dal Ponte e risalente al 2008.
Anche questa azione sarà molto apprezzata da parte di tutti ed in particolare dei pescatori sportivi, amatoriali ed agonisti, ai quali ultimi è stato restituito un pregevole campo di gara.
Renato Rosciarelli