Ingresso in Italia per lavoratori stranieri delle multinazionali.
Categoria: FiscoIl 23/12/2016, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva 2014/66/UE sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei dirigenti, lavoratori specializzati, lavoratori in formazione di Paesi terzi nell’ambito di trasferimenti intra-societari. Le aziende potranno far arrivare in Italia il lavoratore, indipendentemente dalle quote e dai tempi dei decreti flussi, presentando una domanda online di nulla osta allo sportello unico per l’Immigrazione, che dovrà rispondere entro 45 giorni.
Una volta in Italia, i lavoratori avranno un permesso di soggiorno ICT (Intra-corporate transfer), della durata pari a quella del trasferimento richiesto: massimo tre anni per manager e lavoratori specializzati, massimo un anno per i tirocinanti. Indipendentemente alla durata del permesso, potranno anche portare qui i familiari con un ricongiungimento. In Italia potranno arrivare anche i lavoratori che hanno ottenuto un permesso ICT da un altro stato dell’Unione Europea.
Per soggiorni fino a 90 giorni, basterà una semplice “dichiarazione di presenza”, mentre per quelli superiori ai 90 giorni dovranno chiedere un altro documento (permesso “mobile ICT”) ma potranno già lavorare in Italia mentre attendono il rilascio.