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IL SINTOMO: La punta dell’iceberg

Il sintomo è solo la punta dell’iceberg, dietro la sofferenza fisica e non solo, c’è il dolore rifiutato e individuarlo non basta, l’unico modo per migliorare è riconoscerlo. Se si interviene solo sul sintomo lo stesso sintomo si ripresenta in modo peggiore. Ritorna perché non era il vero problema da combattere, ma solo la punta dell’iceberg di un altro problema.
Quel sintomo era solo un amico, era una spia rossa lampeggiante che segnalava la presenza di un problema, qualcosa che non andava da qualche parte del corpo.
E’ come se sulla nostra automobile si accende la spia (sintomo) e noi decidiamo di staccare i fili della spia per farla smettere di lampeggiare. A questo punto il gioco è fatto, la spia non lampeggia e noi siamo guariti.
Ma il problema non era la povera spia rossa, potrebbe essere il motore, il radiatore, la batteria ecc. Andiamo contenti e tranquilli per un tot. di km e ad un certo punto, con grande stupore e sorpresa l’auto (il corpo) si ferma.
Quando serve è giustissimo intervenire sul sintomo, ma quel sintomo è il linguaggio del corpo per comunicarci che c’è qualcosa che non va. Il corpo ci manda messaggi che di solito non ascoltiamo, in tutti i modi cerchiamo di mettere a tacere questi sintomi. I sintomi restano, magari cambiano, ma restano, proprio per questo motivo vanno accettati, ascoltati, compresi e non nascosti, dobbiamo prenderci cura del nostro organismo. Il corpo ci sta dicendo che lo stiamo trascurando, dobbiamo volerci più bene. I dolori non spariscono, il corpo vi adatta la postura per non sentirli.

 

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