IL DIAFRAMMA: MECCANICA ED EMOZIONI.
Categoria: SaluteCategoria: ShiatsuLa respirazione ci accompagna dal primo all’ultimo secondo della nostra vita ed è l’unica funzione vitale involontaria che può essere controllata coscientemente. Il principale muscolo deputato alla respirazione, in particolare all’atto inspiratorio, è il diaframma.
È un muscolo involontario ma la sua attività è anche influenzabile volontariamente; presiede alla respirazione oltre a varie funzioni corporee.
Un blocco diaframmatico può portare ad alterazioni della colonna vertebrale, dolori al tratto cervicale, dolore lombare, contratture muscolari e alterazioni più o meno gravi della postura.
La sua scarsa mobilità comporta un super lavoro dei muscoli respiratori accessori, soprattutto del collo e delle spalle.
Secondo l’ideatore del metodo Pancafit, “il diaframma, grande e forte mantello meccanico della respirazione…., grande barriera fra apparato respiratorio e apparato digerente, è anche un paracadute per tutti i tipi di emozioni.
Questo fardello che il diaframma porta “sulle sue spalle”, fa sì che la sua struttura nel tempo si modifichi, si irrigidisca…, soffra del sovraccarico di ogni elemento della vita e degli adattamenti della postura.
È così che quando lo facciamo respirare con la tecnica del “rilascio”…, rigorosamente in “postura globale decompensata”, lui è in grado di liberarsi del contenuto indesiderato.
A quel punto, se lo si sa ascoltare…, lui sarà disposto a restituire tutta l’energia che, nel tentativo di sopravvivere, aveva sottratto alla vita.”
Nello Yoga il respiro è elemento centrale e imprescindibile.
Non esiste nessuna tecnica yogica che sia slegata dal respiro. Il pranayama è sempre in qualche modo attivo e accompagna di fondo tutte le specifiche tecniche.
Nella respirazione yogica completa, la fase diaframmatica è forse la più importante: l’inspirazione diaframmatica unitamente al controllo della cinta addominale equilibra le fasi respiratorie addominale e toracica.
Per citare un altro elemento fondamentale nell’ambito dello yoga, tra le specifiche azioni volte alla stimolazione ed al controllo dell’energia, uddiyana bandha è il fissaggio posturale in corrispondenza del diaframma e del plesso solare, dove uddiyana significa proprio sollevamento del diaframma, mentre bandha è letteralmente tradotto in “chiudere”, “afferrare”.
Nello Shiatsu, in particolare per la medicina tradizionale cinese, i sentimenti risiedono nei visceri; data la sua posizione e le sue connessioni anatomiche, il diaframma risente delle nostre emozioni, ad esempio un forte spavento può bloccarlo, bloccando di conseguenza anche il respiro. In generale le sensazioni si ripercuotono inevitabilmente sulle funzionalità del diaframma.
Quando inspiriamo, l’aria e quindi il mondo esterno entrano in noi, incontrando la nostra interiorità, arrivando al nostro centro; quando espiriamo, muoviamo la nostra energia verso l’esterno, andando dal centro verso la periferia e incontrando il mondo che ci circonda.
La vitalità del flusso del respiro riflette l’atteggiamento che abbiamo verso il mondo.
Le manifestazioni emozionali legate alla funzionalità del diaframma sono piacere e ansia.
Una ridotta funzionalità del diaframma rappresenta la difficoltà di lasciarsi andare, la resistenza ad abbandonarsi al piacere, la paura di perdere il controllo.
La necessità di vivere il piacere crea un conflitto che si traduce in uno stato ansioso.