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Il controllo posturale.

Categoria: Osteopatia
Il controllo posturale.

La mancanza di controllo posturale può essere riconducibile a diverse cause:
Semplice mancanza di movimento e di esercizi volti a rinforzare la muscolatura
Disprassia dello Sviluppo
Riflessi primitivi non integrati: ad es. il Riflesso Tonico Labirintico e il Riflesso Tonico Simmetrico del collo
Disturbo di processazione a livello vestibolare e propriocettivo: il sistema vestibolare è responsabile delle reazioni posturali (movimenti posturali di fondo, co-contrazione…) e di equilibrio (attraverso costanti scambi di informazioni con il cervelletto). Un flusso continuo di impulsi provenienti dai nuclei vestibolari contribuisce a generare il tono muscolare, specialmente nei muscoli che ci tengono in posizione eretta. Se il sistema vestibolare produce un tono muscolare adeguato, non dobbiamo concentrarci sull’attrazione gravitazionale e, quello con la gravità, costituisce un rapporto di cui siamo inconsapevoli (succede in automatico, senza troppi sforzi). Un sistema vestibolare disorganizzato, invece, genererà un basso tono muscolare. Per questo motivo i bambini che non elaborano correttamente gli stimoli vestibolari si stancano facilmente e hanno difficoltà a tenere la testa dritta e il busto eretto mentre stanno seduti al banco.
Segni clinici comunemente associati a deficit posturali riscontrabili in bambini con disfunzioni a livello vestibolare e propriocettivo sono:
Incapacità ad assumere o mantenere l’estensione prona (la cosiddetta posizione di “superman”)
Difficoltà a flettere il collo durante la flessione supina
Basso tono dei muscoli estensori
Scarsa stabilità delle articolazioni prossimali
Deficit dei movimenti posturali di fondo
Scarso equilibrio e scarsa coordinazione

COME SI SVOLGE UNA VALUTAZIONE POSTURALE?
Per effettuare una valutazione, dapprima si osserva attentamente il bambino/ragazzo globalmente da tutti i piani dello spazio. Durante l’osservazione bisogna fare attenzione a quali potrebbero essere i “difetti”, partendo dalla posizione del capo fino all’appoggio plantare.
Alcuni indicatori come il campo visivo, la linea acromiale, il triangolo della taglia, l’altezza delle anche, la conformazione degli arti inferiori (varismo e valgismo delle ginocchia), la posizione delle scapole e l’andamento delle curve del rachide possono aiutare nell’individuare le problematicità.
Un certa importanza viene spesso attribuita dai genitori agli arti inferiori e in particolar modo alle ginocchia e ai piedi. Infatti capita spesso che si vedano ginocchia storte o piedi piatti e che i genitori si rivolgano a noi proprio per questo. Ciò accade perché in realtà è molto più semplice notare un dismorfismo o una alterata posizione di queste parti anatomiche piuttosto che magari del capo o della schiena.
L‘osservazione visiva è indispensabile ma presenta una certa soggettività ed è quindi importante supportarla con delle misurazioni il più possibile oggettive e quantitative.
A sostegno della valutazione visiva ci sono ovviamente mezzi tecnologici e complessi con cui poter ottenere dati quantitativi.

 

LE DOMANDE DEI GENITORI A CUI CERCHIAMO DI DARE UNA RISPOSTA… Ci sembra interessante riportare alcuni dei dubbi che spesso ci vengono riportati dai genitori riguardo la condizione posturale di salute dei propri figli:
“Se non ci sono motivi apparenti (dolori, blocchi, traumi…) perché dovrei far fare una valutazione posturale a mio figlio?”
Anche in assenza di dolori o evidenti atteggiamenti posturali scorretti, una valutazione approfondita può far venire alla luce problematiche strutturali nascoste o future. In oltre un professionista può notare atteggiamenti che i genitori, avendo “sotto gli occhi” i loro figli tutti i giorni, non notano. Una valutazione posturale può dare quindi alle famiglie informazioni sull’attuale struttura del figlio e sulle ipotetiche problematiche future che esso potrebbe sviluppare. Può aiutare a prevenire disfunzioni strutturali (scoliosi, alluce valgo, ginocchia vare o valghe,ipercifosi), viscerali (stitichezza, reflusso gastroesofageo) e neurologiche (cefalee e mal di testa).
“Quali sono le problematiche più frequenti nei bambini?”
Tra le problematiche più ricorrenti, e allo stesso tempo meno evidenti in età evolutiva, ci sono i dolori alle articolazioni: dolori alle ginocchia (molte volte diagnosticati erroneamente come dolori di crescita), dolori alla schiena e dolori ai piedi. Una ginnastica posturale individuale personalizzata sarà efficace nell’apportare modificazioni strutturali che il bambino si porterà come beneficio negli anni a seguire. Per decidere come procedere è pero importante fare prima una buona visita posturale.
“I problemi strutturali e i dolori articolari si ereditano?”
In letteratura non vi sono studi validi per quanto riguarda l’ereditarietà di problemi strutturali o di dolori. Ma è anche vero che si ereditano le strutture fisiche, quindi gli atteggiamenti possono essere simili a quelli di uno o di entrambi i genitori. Per quella che è la nostra esperienza è impossibile nascondere il fatto che un bambino con uno o entrambi i genitori con scoliosi o piedi piatti avrà una buona percentuale di rischio di avere una condizione simile. Detto questo però bisogna anche puntualizzare che tutti i bambini sani, al di là di quello che sia il loro patrimonio genetico, hanno il rischio di sviluppare patologie a livello posturale, questo perché è la quotidianità, quindi atteggiamenti scorretti che diventano abitudinari e ripetitivi, a dare problemi a breve e/o medio termine.
“Certi tipi di sport più di altri possono essere responsabili di problematiche posturali?”
Tutti gli sport sono un valore aggiunto per la crescita di un bambino, perché stimolano la coordinazione dei movimenti, l’acquisizione di schemi motori e il controllo delle azioni motorie selettive., oltre che la tonicità muscolare. Quando invece si decide di affrontare lo sport agonistico, la struttura muscolo-scheletrica viene sollecitata in modo più importante, è quindi fondamentale affiancare in modo continuativo l’attività sportiva ad un percorso di esercizi mirati che supporti le sollecitazioni ripetute e spesso non fisiologiche a cui viene sottoposto il corpo.
Quando parliamo di problematiche posturali, qualsiasi sport, non può escluderne l’insorgenza né considerarsi sostitutivo di una ginnastica posturale specifica.

 

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