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Il Bass a Bolsena

Il Bass a Bolsena

Il Black Bass, noto anche come Persico Trota o Boccalone, proviene dall’America ed è arrivato nel nostro paese da un centinaio di anni, ma la sua pesca viene praticata in Italia da circa 30-40 anni ed è andata incrementandosi in maniera esponenziale specie tra i giovani.

E’ un pesce piuttosto astuto e una volta ferrato si rivela un tenace combattente, quindi è una preda particolarmente ambita e ricercata. Lo si trova sparso un po’ dappertutto, ma a Bolsena, nelle cui acque è stato immesso negli anni ’70, ha raggiunto una diffusione notevole sia per l’ampiezza dell’habitat che per l’abbondanza di cibo e ad oggi il lago è uno dei bacini europei più frequentati per insidiarlo da riva e da natante, utilizzato quest’ultimo soprattutto in competizioni nazionali ed internazionali.

Da riva è preferibile ricercare fondali rocciosi, dove i bass si nascondono in attesa della preda, oppure nei pressi dei canneti spontanei diffusi lungo le rive.

Ama nascondersi anche tra le alghe, specialmente se molto fitte, sia tra quelle filamentose di fondo, sia tra le cosidette “loje”.

Il recupero delle esche deve essere moderato ma dando dei colpi secchi con il cimino della canna ( le jerkate). Il recupero va fatto a canna bassa perché altrimenti il bass salta fuori dall’acqua agitando la testa e si libera dall’amo.

Viene insidiato con popper, snodati, crank, minnows e jig head (testine piombate) con esche siliconiche; dalla barca si usano anche gli spinner bait.

In tutte le competizioni in acqua dolce, ormai da tempo, si pratica la tecnica del “catch and release” secondo la quale il pesce, tenuto in vivo e pesato velocemente alla fine della gara, viene rilasciato nel suo ambiente dopo una buona riossigenazione che gli permetta di riprendersi e di guadagnare le profondità del suo habitat . Anche durante la slamatura si cerca di danneggiare il meno possibile la preda; in alcune pratiche pescatorie addirittura si usano ami privi di ardiglione che si sfilano molto facilmente.

Nel 2011 a Bolsena si sono disputati i Giochi Mondiali della pesca, con una medaglia d’oro vinta dall’Italia e poi ancora nel 2015 si è tenuto l’11° Campionato Mondiale di Black Bass da natante a coppie con 10 Nazioni partecipanti, Croazia, Germania, Italia, Messico, Portogallo, Russia, Spagna, South Africa, Swaziland e Venezuela. Per l’Italia partecipavano i romani Tonino Bandinelli e Andrea Rezzi, i fiorentini Samuele Ferroni, Alessio Telese, Marco Cambi, l’empolese Simone Bruccoleri.

Partecipavano anche e soprattutto i perugini Luca Della Ciana e Nicola Minaldoni che si sono aggiudicati la medaglia d’oro.

Luca Della Ciana in un filmato che vi invitiamo a visionare (https://youtu.be/a72xlnDdf9A), descrive l’evento che si è svolto in condizioni molto difficili con un vento dai 40 ai 70 Km orari con ¾ di lago “impescabile”; ciononostante i due sono riusciti a salire sul gradino più alto del podio. Manifestazioni di questa levatura, come quelle che si svolgono annualmente anche a Corbara nell’ambito della Pesca al Colpo e del Feeder, dalle selezioni del Club azzurro Giovani ai Campionati Italiani di varie specialità, costituiscono un’occasione palpabile di incremento turistico, vera manna per le strutture ricettive che ospitano per giorni sia gli atleti che i loro accompagnatori.

Renato Rosciarelli

 

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