HPV E CAVO ORALE
Categoria: OdontoiatriaL’infezione da Papilloma Virus HPV è la più comune tra le infezioni a trasmissione sessuale e può avvenire anche tramite semplice CONTATTO nell’area genitale.
Circa l’80% dei soggetti sessualmente attivi si infetta nel corso della vita e la metà si infettano con un virus di tipo oncogeno, cioè la cui infezione può portare a sviluppare un tumore.
I ceppi di HPV sono oltre 200, 40 tipi infettano le mucose genitali e 15 di questi sono definiti a RISCHIO ONCOGENO.
La maggior parte delle infezioni sono transitorie, asintomatiche e guariscono spontaneamente, ma se l’infezione persiste è la condizione ideale per l’evoluzione a TUMORE.
Ogni anno negli Stati Uniti circa 12.000 donne sviluppano il cancro cervicale e circa 4000 muoiono di esso. Il DNA dell’HPV è presente nel 99,7% dei carcinomi cervicali.
Il virus dell’HPV è implicato inoltre nella patogenesi di altri tumori in sede genitale ed extragenitale (cavità orale, faringe, laringe).
Sintomi: Comparsa di verruche o condilomi in sede genitale o extragenitale (naso, bocca, laringe). Non c’è modo di sapere per certo quando è stato trasmesso l’HPV e da chi. I condilomi possono essere trasmessi da una persona che non ha nessun segno visibile dell’infezione e possono comparire settimane, mesi o anni dopo il contagio, oppure non apparire mai. Talvolta, non c’è alcuna manifestazione clinica evidente.
Diagnosi: Nelle donne tra 25 e 65 anni è buona abitudine, ogni 2-3 anni, fare il Pap-Test durante la visita ginecologica. Il Pap-Test è un esame citologico, in grado di individuare la presenza di alterazioni nelle cellule della cervice uterina. Oppure se c’è il dubbio si può eseguire la ricerca del DNA del HPV.
Cura: Non esistono terapie farmacologiche, in genere si procede con la rimozione chirurgica delle escrescenze. Se c’è l’infezione la si tiene monitorata nella speranza che se ne vada da sola. Non si sa per quanto tempo una persona rimane contagiosa anche dopo la cura del condiloma.
Prevenzione: Vaccinazione per tutti gli adolescenti (maschi e femmine) dai 12 anni.
E’ importante ricordare che il vaccino si affianca allo screening periodico, ma non lo sostituisce: il vaccino attuale è attivo contro il 70% dei virus associati al carcinoma, ma per il restante 30% l’unica prevenzione resta il pap-test.
Le neoplasie del cavo orale e dell’orofaringe sono patologie rare legate a diversi fattori di rischio tra cui soprattutto alcol e fumo. Recenti studi hanno dimostrato che circa il 15 % delle neoplasie del cavo orale e il 38 % delle neoplasie dell’orofaringe sono legate all’infezione da HPV. La presenza del virus nel cavo orale è molto frequente e non rappresenta una malattia. I soggetti che presentano una positività virale a livello genitale o anale hanno una probabilità aumentata di avere il virus anche a livello orale; quest’ultima può essere documentata direttamente tramite brushing (passaggio di uno spazzolino) sulla mucosa orale. Come molti tumori anche quelli del cavo orale possono essere preceduti da lesioni precancerose che possono manifestarsi come ulcere o ferite che non guariscono spontaneamente, macchie bianche.
L’individuazione precoce di tali lesioni consente una cura tempestiva. Spesso il medico richiede di eseguire una biopsia (piccolo prelievo di tessuto in anestesia locale) che ci indica il tipo esatto di lesione e la sua potenzialità di trasformazione maligna.
Per eseguire la ricerca dell’HPV orale è necessario munirsi di ulteriori 2 impegnative: • una per Brushing cavo orale • una per Esame citologico e ricerca HPV.
Possiamo concludere che oltre ad effettuare giornalmente delle autoispezioni nella nostra bocca è necessario recarsi dal dentista sia in presenza che in assenza di tali sintomi, al fine di svolgere la così detta PREVENZIONE.