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Gare di Lancio tecnico (Long Casting) a Castel Giorgio

Categoria: Sport
Gare di Lancio tecnico (Long Casting) a Castel Giorgio

Sui prati di Castel Giorgio in località Torraccio domenica 12 marzo si è tenuta la 7 a edizione del “Beffardo Event Cast”, una gara di Long Casting, cioè di lancio tecnico del piombo su prato , valida anche ai fini della Coppa Italia 2017. Per la specialità vengono utilizzate canne, mulinelli e tecniche specifiche in grado di scagliare i piombi a distanze ragguardevoli e difficilmente immaginabili per qualsiasi pescatore anche esperto. Si tratta di una disciplina nata in Inghilterra circa 35 anni fa e che comprende diverse categorie di zavorre che vanno dai 100 ai 175 grammi. Per lanciare è necessario un gesto molto particolare e soprattutto tecnico (lancio pendolare) in grado di far decollare i piombi in sede di partenza a circa 450/500 Km all’ora i quali volando per circa 7/8 secondi, raggiungono distanze ben oltre i 250 metri. In questa circostanza la prova di coppa Italia riguardava il lancio di piombi della categoria 100 e 125 grammi riservata ai Lanciatori, ma permetteva di cimentarsi nella gara di lancio anche ai pescatori più o meno esperti e alla categoria donne con piombi da 100 grammi. L’organizzazione era curata dalla Associazione Sportiva “La Gloriosa Casters” del Presidente Andrea Cevolo, in collaborazione con la FIPSAS . Con Andrea abbiamo fatto una simpatica ed interessante chiacchierata e ci ha rivelato le peculiarità di questa disciplina e ci ha fornito le notizie che seguono. Partecipavano alla manifestazione tutti i componenti della Nazionale Italiana categoria Lanciatori, cioè Del Nero Francesco, Bonelli Nicola, Montepagano Filippo, Trasolini Sandro, De Felice Carlo, Pigliapoco Daniele, Della Volpe Michele e il CT della Nazionale Terraglia, per citare i più famosi. Questa categoria è stata vinta dall’atleta Montepagano che ha scagliato il piombo a 258 metri, mentre la categoria Pescatori se l’è aggiudicata Paniconi con 227 metri. La categoria donne è stata vinta da Fiore Panicali con 129 metri. La categoria vecchie glorie è stata vinta da Del Casino con circa 190 metri. La vittoria finale del trofeo, il cui nome “Beffardo”deriva dal fatto che chiunque può beffare all’ultimo lancio tutti gli altri, viene assegnata da un particolare regolamento che cambia ogni anno e che viene reso noto dal presidente sul campo solo prima della sfida finale. L’edizione 2017, che prevedeva che i vincitori delle varie categorie si cimentassero in una prova di lancio con maschera da sub oscurata e quindi in una prova di lancio a tutti gli effetti da bendati, è risultata appannaggio di Paniconi della categoria Pescatori. In pratica, una volta che era stato“mascherato “si orientava il contendente verso il bersaglio, ma si trattava veramente di un lancio basato sulle informazioni, realizzato “al buio totale”. Attrezzature Chi pratica la pesca usa prevalentemente mulinelli a bobina fissa, mentre i Lanciatori di questa specialità si avvalgono solo di mulinelli cosiddetti “rotanti” nei quali, appunto, la bobina gira molto fluidamente durante il lancio a 40/45 mila giri/minuto senza che si formino durante lo sbobinamento del filo, fastidiose spire concentriche essendo dotati di controllo magnetico della rotazione . Per quanto riguarda i fili utilizzati nelle competizioni, con piombi da 100 g il monofilo avvolto in bobina ha la sezione di 0,25 mm e con quelli da 125 g una sezione dello 0.28. Tra il filo della bobina e il piombo è obbligatorio inserire il parastrappi (shock leader) da 0,65mm o 0,75mm. Il compito risultava meno arduo e le possibilità balistiche aumentavano per i pescatori in questa manifestazione in quanto non avevano diametri di filo minimi da rispettare e quindi si sono presentati in pedana con fili nei mulinelli di diametro irrisorio (0,14-0,16) e shock leader che hanno consentito il raggiungimento di distanze decisamente importanti. Le canne utilizzate, formate da due pezzi e rigorosamente in carbonio alto modulo, originariamente erano di costruzione esclusivamente inglese, ma hanno poi visto una evoluzione esponenziale sia nella tecnica di realizzazione che nel pregio dei materiali quando hanno incominciato ad essere realizzate da Fabbriche italiane per la presenza di Tecnici molto qualificati e testers di assoluto valore. Le due Aziende italiane più quotate hanno quindi conquistato delle fette di mercato che prima non possedevano e non a caso negli ultimi Campionati Mondiali i primi classificati lanciavano esclusivamente con le nostre canne. Soprattutto i nostri atleti ne hanno beneficiato e non a caso tra i primi 10-15 al mondo si annoverano 5-6 italiani. Ai recenti campionati mondiali svoltisi in Portogallo la nazionale italiana è giunta seconda dopo che per cinque anni consecutivi si era aggiudicata l’importante trofeo. Tecniche di lancio La tecnica maggiormente utilizzata durante il lancio e la più performante è quella del pendulum cast in cui il lanciatore fa oscillare il piombo in un movimento circolare intorno a sé e poi lo scaglia. Detto così sembrerebbe facile ma anche in questo campo, come ci riferisce Andrea Cevolo, negli ultimi 10 anni sono cambiate le tecniche anche in considerazione del cambio dei materiali delle canne che necessitano di un movimento molto più rapido rispetto agli inizi. I movimenti preparatori del gesto sono necessariamente influenzati da una preparazione fisica specifica che interessa gambe, schiena, spalle e addominali; non a caso tutti i Campioni praticano le palestre per preparare e mantenere il fisico perfettamente efficiente per far si che si formi un perfetto connubio tra potenza e tecnica che in questa disciplina si equivalgono. Il campo di lancio consiste in un cono ampio 30° che alla distanza di 250 metri corrisponde ad un arco di 130 metri, molto simile al campo di lancio del martello in atletica. Si lancia per quanto possibile sempre con il vento alle spalle e se la sua direzione varia all’improvviso, sta alla bravura dell’atleta, osservando le bandiere che delimitano il campo, scegliere in pochi istanti la direzione ottimale per non prendere il vento di traverso, cosa che gli farebbe perdere almeno 10 – 15 metri di distanza. Se le variazioni di direzione del vento superiori a tre nodi superano di 90° la direzione di lancio, il regolamento prevede che si giri il campo e si vada a lanciare con vento alle spalle. La giornata è risultata piacevole sia dal punto di vista agonistico che dal punto di vista ricreativo: l’amico Giuseppe, macellaio di lungo corso, ha fatto godere tutti offrendo alcune sue specialità gustate con l’ottimo pane offerto da 2 simpatici fratelli, panettieri in quel di Valentano. 0

 

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