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Cervicalgia e neck school

Categoria: Shiatsu
Cervicalgia e neck school

Il termine cervicalgia espri­me il sintomo e non una pa­tologia: indica la presenza di dolore abbinato o meno ad una limitazione funzionale a livello della regione cervicale della colonna vertebrale.

Le ricerche hanno evidenziato che nell’80% dei casi il dolore non è dovuto a cause specifiche (patologie del rachide), ma a cause non specifiche: posture e movimenti scorretti, stress psicologici, forma fisica sca­dente, sovrappeso, obesità, abuso di caffeina, nicotina e insufficiente conoscenza della colonna vertebrale. Pertanto nella stragrande maggioranza dei casi la colonna vertebrale diventa dolente se maltrattata, usata scorrettamente o espo­sta ai fattori di rischio che ora analizziamo.

POSTURE, MOVIMENTI SCORRETTI E INSUFFICIEN­TE CONOSCENZA DELLA COLONNA VERTE­BRALE

Le posture e i movi­menti vengono defi­niti scorretti quando non vengono rispet­tate le curve fisiolo­giche del rachide. Sono potenzialmente nocive per il rachide cervicale le posture statiche ripetitive tipiche di chi lavora seduto in ufficio (impie­gati, operatori al computer) o in stazione eretta curvo in avanti (operai alla catena di montaggio, parrucchieri, den­tisti). Un fattore di rischio che la colonna non è preparata a sopportare è lo stress da vibra­zioni (automobilisti, camionisti, operai che usano il martello pneumatico).

STRESS PSICOLOGICI

L’ansia, la tensione eccessiva e protratta, gli stress ripetuti, l’atteggiamento negativo di chi ha paura e subisce il dolore, l’insoddisfazione della propria vita e del proprio lavoro, la de­pressione, la preoccupazione, lo scoraggiamento, la stan­chezza, l’esaurimento sono fattori di rischio importanti che possono portare anche ad una cervicalgia cronica.

FORMA FISICA SCADENTE, SOVRAPPESO, OBESITÀ, ABUSO DI CAFFEINA E NICOTINA

La civiltà attuale sta dispensan­do sempre più l’uomo dalla ne­cessità di compiere movimenti e sforzi e l’ha portato sempre più a ridurre l’attività moto­ria. La vita sedentaria provoca un deterioramento graduale delle condizioni di efficienza. Questo deterioramento può essere così lento e impercet­tibile che chi lo subisce può ritenerlo una conseguenza naturale dell’invecchiamento, è invece il sintomo di una vera e propria malattia: la malat­tia ipocinetica, cioè da poco movimento:

• le ossa diventano fragili e si aggrava l’osteoporosi;

• i muscoli diventano debo­li, flaccidi e perdono la loro elasticità;

• diminuisce la mobilità del­le articolazioni;

• diminuisce la resistenza, la velocità, la coordinazione, l’equilibrio e tutte le altre capa­cità fisiche di base.

Se è vero che l’incidenza della cervicalgia è elevatis­sima, è anche vero che que­ste sofferenze possono essere in gran parte ridotte perché le cause che provocano la mag­gior parte dei dolori posso­no essere controllate con una adeguata azione educativa e preventiva.

Questo è l’importante mes­saggio della Neck School:

• è possibile prevenire la cer­vicalgia usando correttamente la colonna vertebrale e agen­do sui diversi fattori di rischio;

• quando insorge il dolore è possibile ridurlo riequilibran­do le strutture del rachide cer­vicale con gli esercizi specifici di compenso;

• gli esercizi, eseguiti a casa e nelle pause lavorative, abbina­ti all’uso corretto del rachide, possono essere sufficienti per ridurre il dolore.

 

Claudia Micocci
Operatore Shiatsu Practer - Metodo Paolombini
Sistema Namikoshi - Mèzièrista
Insegnante A.I.M.I. Associazione massaggio infantile
Tel. +39 338 4048511
 
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