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Celiachia e disturbi glutine correlati

Categoria: Salute
Celiachia e disturbi glutine correlati

A causa del continuo aumento di casi riscontrati nel nostro paese il tema delle reazioni avverse al glutine, come malattia celiaca e sensibilità al glutine non celiaca risulta di grande attualità ed interesse.
Tuttavia la confusione e la disinformazione sull’argomento è ancora molta, proviamo con parole semplici a fare un pò di chiarezza.
La celiachia non è una semplice intolleranza o una moda alimentare, ma una patologia autoimmune geneticamente determinata, ovvero scritta nel DNA della persona.
In questi soggetti predisposti, l’ingestione di alimenti contenenti glutine innesca una reazione anomala in cui il sistema immunitario attacca la mucosa dell’intestino tenue distruggendo i villi, piccole protuberanze a forma di dito responsabili dell’assorbimento dei nutrieti, determinando una condizione di malassorbimento e malnutrizione.
Da qui derivano sintomi intestinali come: meteorismo, dolori addominali, diarrea, stipsi o alvo alterno e sintomi extraintestinali come sonnolenza, difficoltà di concentrazione, cefalea, afte ricorrenti, artromialgie, dermatiti croniche, stanchezza cronica.
La remissione dei sintomi si ottiene solo con una dieta priva di glutine da seguire a vita.
É convinzione abbastanza diffusa nella popolazione l’esistenza di diversi gradi di celiachia, cosa assolutamente errata, mentre è corretto affermare che possiamo avere diverse manifestazioni di essa, vale a dire soggetti diversi rispondono con sintomi più o meno evidenti quando ingeriscono glutine, ma in tutti, anche nei pazienti con sintomi sfumati o silenti si evidenzia il danno intestinale.
Negli ultimi anni si sente parlare spesso della „sensibilità al glutine non celiaca“.
Una condizione che sembra essere circa sei volte più frequente della celiachia.
La Gluten Sensitivity è stata validata, come entità nosologica, da una Consensus conference tenuta a Londra nel febbraio 2011, alla quale hanno partecipato numerosi studiosi internazionali. I ricercatori hanno dimostrato che all’origine della Gluten Sensitivity c’è un’alterazione dell’immunità innata (il primo gradino della risposta immunitaria) capace di creare una blanda infiammazione dei villi intestinali che rimangono integri a differenza di ciò che avviene nella celiachia ove i villi intestinali si alterano per un processo di autoimmunità che coinvolge l’immunità adattiva (secondo gradino “evoluto” della risposta immunitaria).
I sintomi riferiti dai pazienti sono simili a quelli della celiachia e regrediscono in modo repentino con la dieta priva di glutine, tuttavia  nella Gluten Sensitivity, a differenza della celiachia, ci può essere una variabilità da individuo a individuo nella tolleranza al glutine e per alcune persone la dieta “gluten free” potrebbe essere solo temporanea e non per tutta la vita.
Attualmente non ci sono marcatori anticorpali specifici che identificano tale condizione e la diagnosi avviene dopo aver escluso la malattia celiaca.
Se si accusano i sintomi di Celiachia l’approccio corretto è quello di evitare di intraprendere spontaneamente una dieta gluten free e rivolgersi al medico per intraprendere il giusto percorso diagnostico.
Dal momento in cui la diagnosi viene accertata, il soggetto celiaco deve escludere totalmente il glutine dalla propria dieta per tutta la vita, occorre quindi una grandissima informazione sulla patologia e sugli alimenti contenenti glutine.
Il glutine si trova in alcuni cereali quali frumento, orzo, segale e farro, gli alimenti contenenti glutine in minime quantità sono però moltissimi e per il celiaco sono da evitare anche tracce di glutine negli alimenti, la sicurezza del prodotto è fondamentale, quindi è bene consumare solo cibi che riportino in confezione il simbolo della spiga barrata che rappresenta una certificazione di idoneità all’alimentazione sviluppata dall’AIC (Associazione Italiana Celiachia).
Come per i non celiaci, anche per gli intolleranti al glutine è essenziale per mantenere un buono stato di salute alimentarsi in modo corretto, Imparare a leggere le etichette dei cibi diventa fondamentale, infatti spesso i cibi senza glutine sono più ricchi di grassi, ad alto indice glicemico e ricchi di additivi. Come scegliere gli alimenti giusti per nutrirsi bene senza rinunciare al gusto? Prima di tutto prediligiamo alimenti poco elaborati, paste senza il contenuto di aditivi ed emulsionanti , mix di farine per la preparazione di prodotti da forno il più naturali possibili, senza gomme, aggreganti e possibilmente senza zuccheri aggiunti, inserendo nella dieta paste e prodotti a base di pseudocereali come il grano saraceno, miglio, quinoa o il teff, che anche se poco conosciuto ha un ottimo profilo nutrizionale essendo ricco in fibre e con un basso indice glicemico, senza dimenticare di consumare prodotti con farina di legumi ottimi fonti di proteine e di fibre, che scarseggiano invece nel mais e nel riso.
Il nostro consiglio è quindi quello di variare il più possibile la propria alimentazione, limitare il consumo di cibi preparati troppo ricchi in grassi e conservanti e ricercare la qualità nutrizionale dei prodotti acquistati, cosa che per noi della Parafarmacia Belati è sempre stata fondamentale.

 

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