Magazine di notizie, attualità, cultura, viaggi e tradizioni

Cefalea o insonnia, hai provato con lo Shiatsu?

Categoria: Shiatsu
Cefalea o insonnia, hai provato con lo Shiatsu?

La svolta dei trattamenti Shiatsu. Sistema efficace e senza controindicazioni.

Ora curano insonnia e cefalea.

 

Sperimentazione alla Sapienza di Roma:

così si riduce l’abuso di farmaci.

 

ROMA – Appuntamento ogni sabato mattina a Roma, ospedale Sant’ Andrea, università La Sapienza. Soffrono di cefalea e insonnia, per sottrarsi al dolore sono diventati succubi dei farmaci. Ma qui, forse, hanno trovato un sistema efficace e senza controindicazioni per venirne fuori: lo shiatsu manuale.

 

Si sdraiano sul lettino, col magliettone bianco, per essere trattati nei punti strategici del corpo.

Il massaggiatore comincia a pigiare con le dita alla base del collo, ai lati della colonna vertebrale o vicino all’ osso sacro ed ecco che la tensione sembra sciogliersi.

Un’ altra delle applicazioni positive, benefiche, dell’ antichissima tecnica perfezionata e resa organica nel 1935 dal maestro giapponese Tokujiro Namikoshi.

Molti in Italia i proseliti di questa cura alternativa, proposta per diverse patologie, non solo per i disturbi della tensione. Per mal di schiena, sciatalgie, torcicollo, problemi legati allo stressci si affida sempre più spesso alle terapie dolci, fisiche, degli allievi del maestro giapponese.

 

L’ elenco dei clienti più convinti della digitopressione include il sindaco di Roma Walter Veltroni, il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli, l’ ex ministro Giuliano Urbani, l’ attrice Margherita Buy, il senatore Giulio Andreotti, celebre anche per i suoi mal di testa. Demetra Hampton, la Valentina degli anni 90, ha eliminato grazie all’ effetto-pollice le fitte alla cervicale, Sebastiano Lo Monaco non rinuncia al lettino neppure quando è in tournée, Eliana Miglio e il marito Paolo Glisenti ne sono entusiasti, l’ imprenditore Giovanni Malagò vi cerca e trova sollievo dopo i contrasti sul campo di calcetto.

 

La novità dell’ esperienza romana consiste nell’averla in un certo senso istituzionalizzata, utilizzando un protocollo di studio che ha l’ obiettivo di dimostrare con dati scientifici la validità dello shiatsu come rimedio a due stati di sofferenza molto diffusi. Il neurologo della Sapienza Cesare Fieschi è di mentalità aperta: «Indubbiamente c’ è un miglioramento a livello di sintomi, non ancora documentabile, ma riferito dai pazienti. Siamo favorevoli ad utilizzare la medicina complementare per malattie non organiche specie quando riescono a ridurre l’ abuso di farmaci e a riportare l’ attenzione dei soggetti sul proprio corpo anziché sulle pillole».

 

I fisioterapisti dell’ ospedale Sant’ Andrea sono studenti di medicina, ormai laureati, formati da Fulvio Palombini, pioniere dello shiatsu in Italiainsieme al padre Rudy.

 

Palombini ha elaborato i due protocolli di sperimentazione per l’ insonnia e la cefalea: «Esistono due grandi scuole. Noi seguiamo quella originaria, riconosciuta come tecnica terapeutica autonoma dal ministero della Sanità giapponesee basata sulla pressione esercitata in 700 punti del corpo, che trae capacità di autoguarigione dalla stimolazione del sistema nervoso. Metodo ben diverso da quello introdotto attorno agli anni 60, che invece è basato sulle linee energetiche».

 

Lo shiatsu oggi è il massaggio più diffuso in Oriente e Occidente, la sua popolarità ha favorito la nascita di centri benessere con operatori improvvisati «mentre invece – avverte Palombini – si tratta di una tecnica di non facile apprendimento che deve essere studiata e richiede mesi di seria formazione teorico-pratica».

 

Due gli studi in corso al Sant’ Andrea. Per quanto riguarda la cefalea sono stati messi a confronto due gruppi di pazienti, trattati rispettivamente con shiatsu e con soli farmaci. I benefici descritti dai primi sarebbero stati superiori a quelli del secondo gruppo. Sono inoltre stati avviati studi osservazionali su pazienti con insonnia curati con digitopressione e melatonina.

 

LA DISCIPLINA GIAPPONESE

LE ORIGINI

*** La tecnica shiatsu (dal giapponese shi, dito, e atsu, pressione) risale al 2.500-3.000 a.C., ma è stata «codificata» in Giappone negli anni Trenta

 

IL TERAPISTA

*** Lo shiatsuka esercita una pressione sul paziente usando punta delle dita, nocche, palme delle mani o gomito.

 

IL PAZIENTE

*** Disteso a terra su un tappeto imbottito (tatami), indossa di solito un vestito leggero o una tuta. Non vengono utilizzati oli o creme.

 

Claudia Micocci
Operatore Shiatsu Practer - Metodo Paolombini
Sistema Namikoshi - Mèzièrista
Insegnante A.I.M.I. Associazione massaggio infantile
Tel. +39 338 4048511