NOMADELFIA (GR): 22° TROFEO ALBORELLA.
Categoria: SportOrmai come da tradizione, i mesi di tarda primavera sono quelli nei quali solitamente si disputa il Trofeo Alborella, come sempre egregiamente organizzato dall’Amico Giampaolo Ricci, segretario FIPSAS di Grosseto ed alborellista convinto.
Così sabato 11 giugno 2022 presso il bacino di Nomadelfia si rinnoverà questa ormai consolidata manifestazione giunta alla 22^ edizione.
Scrive Giampaolo: “Gli alborellisti sono persone particolari, modeste, metodiche, oltre che granitiche, che vorrebbero poter pescare solo nei settori di mezzo, senza terminali, che hanno nella “bestiolina” (l’alborella, appunto) il loro mantra, sanno che di primi posti in classica se ne fanno pochi, che di secondi e terzi si riempie il medagliere gigante, che per la squadra sono perfetti, e che c’è sempre la consapevolezza che qualcuno che nel settore almeno un pesce di taglia lo prende. Come è capitato a me nel 2014 in quella splendida gara a coppie nell’ Arno Aretino in Santa Maria in Valle dove, in coppia col bravo Daniele Boddi, ci ritrovammo spalla a spalla con i bravissimi alborellisti dell’Arno Team a sinistra e i Brilli, babbo e figlia, a destra, loro partiti al pesce (pesci di taglia) e noi a bestioline. I ragazzi dell’Arno Team ci dettero circa mezz’ora di vantaggio, Daniele andava bene e io giravo a sei/sette “coccole” al minuto con la tre metri dall’inizio alla fine senza mai cambiare un amo. A mezz’ora dalla fine la Brilli ti inventa una carpa di 6 kg e alla fine ci supera di pochi etti per la vittoria di settore (e anche per l’ assoluto). Noi fissiamo il peso a Kg. 7,5 e gli amici dell’Arno Team, poi vincitori del Trofeo Regionale Toscano a coppie del 2014, al terzo posto con poco più di seimila punti. Gara perfetta alla bestioline ma purtroppo, come si diceva, un pesce di taglia esce sempre.. Tuttavia, come affermava il Grande Ivo Stoppioni (Stonfo)“chi sa fare il pesce piccolo sa fare anche quello grande, viceversa non è provato”; rimane il fatto che chi pesca la “bestiolina” non invecchia mai, quindi si ricorda tutto, soprattutto delle gare passate perché le vive “intensamente”.Il ritmo di pesca alle alborelle deve essere veloce e costante durante tutta la gara: se lo si perde, è fatta. Tanto per intenderci, nella gara sull’Arno aretino di cui sopra, per fare 7,5 Kg, cioè 7500 punti in tre ore, considerando che un alborella mediamente può pesare 5-6 grammi, bisogna prenderne intorno a 1500!
Quest’anno la partecipazione al Trofeo vede agonisti provenienti da ben cinque regioni del centro/nord Italia ed esprime come al solito i migliori tra medagliati mondiali, i campioni italiani e i commissari tecnici. Sai va da Enrico Bonzio, al Presidente Gruppioni, a Luciano Bazza, a Graziano Pieroni, al super mitico Roberto Borgi (l’uomo dei cannini in canna dolce) in coppia per l’occasione con l’imbattibile Marco Rossi, a Valentino Maggi della Lenza Orvietana Colmic Stonfo in coppia col Campione di Canino Tonino Bonarelli, all’ altro signore dei cannini, Mario Rampini in coppia con Giuseppe De Alexandris, entrambi della stessa Società di Valentino. Poi ancora allo storico Maggi Alessandro, a Vittorio Monti da Lucca sempre più giovane, al grande Corrado da “rezzo”, per non parlare dei super big della Lenza Emiliana che accompagnavano sempre Franco Galliani, vero aficionado della gara, agli uomini di Siena di Fabio Becatti, Tani e l’economista Puccio, al gigante buono Luca Biagi. A questi si aggiungono coloro che abitualmente pescano in mare, ma non per questo meno vocati, che vengono sempre volentieri. I partecipanti sperano di divertirsi ed auspicano che questa manifestazione, ormai maggiorenne, limitata quest’anno all’Italia per l’assenza della consueta componente internazionale, dovuta alla pandemia e alla guerra, continui con la prossima generazione di alborellisti, che già si intravedono sullo scenario della tipologia di pesca tra le più belle ed appassionanti.
Poche sono le manifestazioni che passano indenni nel tempo, ma questa lo fa; ai giovani il compito di mantenere inalterata quest’arte che è bene conoscere e mettere da parte e che prima o poi servirà. Le “Bestioline” sono cicliche e torneranno sicuramente.
Giampaolo Ricci
Renato Rosciarelli