SE LUI NON RIESCE A FARE L’AMORE.
Categoria: PsicologiaAlex è un uomo di 39 anni che ha una relazione stabile da circa tre anni con una donna di 30 anni, Marina. I problemi di erezione si sono presentati sin dall’inizio, e in realtà erano presenti anche nella relazione precedente durata circa un anno.
Alex ha voglia di fare l’amore, ma durante il rapporto qualcosa si inceppa e lui si sente frustrato, fallito, prova la vergogna e in qualche caso ha paura di non essere un vero uomo. Marina è sempre stata comprensiva, ha cercato di metterlo a suo agio, ma Alex ha iniziato ad essere ossessionato dal sesso. Ci pensa tutto il giorno, pensa a cosa accadrà la prossima volta, si auto-suggestiona, si predispone al fallimento e inevitabilmente…un altro buco nell’acqua! Ormai è esasperato, teme che la relazione possa finire, anzi ne ha quasi la certezza. Si vergogna a parlare del suo problema (pensa se lo sapessero gli amici!) e si sente sempre più solo e anormale. Ha fatto tutte le analisi cliniche e mediche, è stato da un andrologo, ha preso farmaci e ormoni ma con scarsi risultati: ogni volta che va a letto con Marina, gli sale l’ansia e lo stress schizza alle stelle.
Nel percorso di Psicoterapia esploriamo le emozioni di Alex, il significato che ha per lui il sesso in generale e in questa relazione in particolare. Una parte del lavoro è psicoeducativa: Alex impara a conoscere e gestire il suo stress e le reazioni di ansia nelle varie componenti (sensazioni del corpo, emozioni, immagini e pensieri). Alex scopre di essere entrato in un circolo vizioso a livello psicofisico: più si preoccupa, più si manifestano le reazioni fisiologiche che lo predispongono al fallimento. Così durante le sedute gli insegno alcune tecniche di gestione della sua attivazione fisiologica (rilassamento, respirazione, bioenergetica, mental focusing, training autogeno), che gli permettono di gestire meglio i rapporti sessuali.
In questo modo inizia a riavere rapporti man mano più soddisfacenti e la sua autostima migliora. Inneschiamo così la spirale evolutiva del piacere. Nel frattempo lavoro con Alex sul superamento dei “traumi” sessuali con la terapia EMDR: la prima volta che ha perso l’erezione, le volte in cui ha avuto paura di non farcela, lo scenario futuro di una vita da “impotente”, ecc. In questo modo andiamo a ripulire alla base i motivi che finora hanno sostenuto il sintomo. Durante la terapia emergono molti ricordi passati legati alla figura paterna. Alex ha avuto un padre molto presente, ma a volte rude, che ha chiesto al figlio di “essere uomo” cioè di schermarsi dalle proprie emozioni, di non mostrare mai le proprie debolezze e paure, di fatto creando una rigidità psicosomatica che ha predisposto Alex a sperimentare l’impotenza.
Anche in questo caso la Psicoterapia ha funzionato alla grande perché ha lavorato su un doppio binario: il PRESENTE (Alex ha imparato a gestire le sue emozioni e le reazioni psicofisiche per tornare a fare l’amore) e il PASSATO (ferite psicologiche dell’infanzia ma anche recenti che continuavano a disturbare il paziente e renderlo automaticamente infelice).
In dodici sedute Alex ha risolto i suoi problemi e li ha risolti definitivamente. Non ha bisogno di prendere farmaci, gli episodi di perdita di erezione sono totalmente scomparsi e la sua relazione si è trasformata in meglio, adesso è felicemente padre di un bel bambino!