1973 / 2023: Un arco temporale lungo mezzo secolo.
Categoria: SportLa Lenza Orvietana nel 2023 raggiunge il traguardo dei 50 anni di vita, meta che ben poche Associazioni sportive possono vantarsi di avere raggiunto dato che in un periodo così lungo gli eventi che determinino l’ interruzione se non la fine di un percorso potrebbero essere davvero tanti e non sempre causati da problematiche interne ad un sodalizio.
Nel lontano 1973 un gruppetto di amici, tra i quali si trovava anche il sottoscritto, era intento a pescare all’altezza del Canale di San Lorenzo dove le acque di Corbara, alimentata la Centrale idroelettrica di Baschi si immettono nel vecchio letto del Tevere, incontrò l’amico Valentino Maggi, poi divenuto Presidente dopo Enrico Ciotti, che rivelò l’intenzione di un gruppo di orvietani di fondare un nuova Associazione di pesca, e ci chiese se avessimo voluto farne parte.
Nelle intenzioni, che poi si concretizzarono, la nuova Società si sarebbe chiamata Lenza Orvietana, denominazione forse quasi scontata, ma che poi si è rivelata di buon auspicio ed ha retto alla prova del tempo.
L’idea piacque e quasi tutti gli appartenenti al gruppetto accettarono con entusiasmo. Senza fare della retorica, da quell’anno di acqua ne è passata sotto i ponti, ma si è rivelata un’acqua sempre fresca e foriera di grandi successi, sportivi e non solo.
A quei tempi, certamente l’agonismo era ancora praticato in modo semplicistico ma era caratterizzato da un grande accanimento, come dimostra la folta partecipazione dei nuovi iscritti alla prima gara sociale immortalata dalla bellissima foto scattata del parco di Villa Ciconia.
Mentre l’acqua continuava a scorrere sotto i ponti, si instaurarono contatti con negozi di pesca ed agonisti di fuori regione, soprattutto toscani, che arricchirono notevolmente il bagaglio tecnico dei garisti i quali, ad un certo punto spiccarono il volo verso gli affascinanti ma complicati campi di gara del Nord Italia. A fine anni settanta, visti i primi successi conseguiti, subentrò il primo sponsor, la Franchi Pesca capitanata dal mitico Fausto Pasinetti. Negli anni ottanta e novanta le tecniche si affinarono ulteriormente ma, soprattutto, i protagonisti di quegli anni rivelarono tutta la loro bravura raggiungendo traguardi importantissimi, a tutti i livelli, mentre si affacciavano alla ribalta alcuni ragazzi della Lenza Orvietana che, insieme ad altri, vinsero il primo “mondialino” su Danubio. Anni meravigliosi, forse irripetibili, non tanto perché oggi manchino nuovi Campioni, e di fatto ce ne sono molti, quanto per il livello forse esasperato che ha raggiunto oggi il mondo della pesca sportiva, con l’avvento di materiali e di attrezzature sempre più sofisticati che fanno evolvere la pratica agonistica in modo talmente rapido da rendere tutto più difficile e quasi mai scontato.
Oltre che in campo agonistico, il sodalizio orvietano dall’inizio degli anni novanta, si è dedicato alla diffusione di una certa cultura tra i giovani, in particolare di quella che riguarda la salvaguardia e la protezione dell’Ambiente. Alcuni suoi esperti da oltre un ventennio cercano di diffondere nelle nuove generazioni, specificatamente tra i ragazzi delle scuole medie, dapprima di Allerona Scalo e poi tra quelli di Orvieto, il concetto fondamentale che l’Ambiente vada rispettato e preservato per le future generazioni. Lo propagandano con cognizione di causa in quanto i pescatori sono i primi ad essere consapevoli che il progressivo degrado dell’Ambiente, insieme a tante catastrofiche conseguenze, porterebbe anche alla fine del loro amatissimo sport.
Un terzo fronte, ma di non trascurabile importanza, è quello che da molti anni vede la Compagine Orvietana impegnata con il settore D, formato da alcune persone con le quali la vita non è stata generosa e che per difficoltà fisiche o mentali devono lottare quotidianamente contro barriere di ogni sorta. La Società orvietana li accompagna e li assiste durante tutte le competizioni loro riservate, anche fuori regione, ed organizza annualmente la gara a coppie denominata “Pescare con Fabio ed i suoi amici”, fornendo l’assistenza, le necessarie attrezzature, le esche ed offrendo loro un incontro conviviale, sempre molto gradito. Durante la Pandemia i suoi due Istruttori qualificati FIPSAS hanno cercato di alleviare in parte il loro isolamento organizzando un corso in videochiamata articolato su più incontri per il quale i nostri “magnifici” si sono rivelati entusiasti.
Quarta ed ultima area nella quale si cimenta la Lenza Orvietana, oggi anche Colmic Stonfo, è quello dell’organizzazione, ormai quasi ventennale, di importanti competizioni agonistiche a livello nazionale sul bacino di Corbara, per le quali si è assistito ad un progressivo incremento in numero delle strutture ricettive: alberghi, agriturismi, case vacanze, produttori vinicoli e negozianti in genere hanno visto aumentare il loro fatturato grazie ad una costante crescita del numero di persone legate al circo della pesca sportiva, quella ad altissimi livelli
Questo concetto è stato ribadito durante il pranzo del cinquantenario, che si è tenuto il primo di aprile presso il Ristorante “ La Barzelletta” a Ciconia – Orvieto, nell’intervento di Damiano Bernardini, Sindaco di Baschi, uno dei comuni rivieraschi del lago di Corbara. Il Sindaco ha avuto parole di elogio nei confronti della nostra Associazione, per le sue capacità di organizzare eventi in materia di pesca sportiva e per le cure che dedica al lago, peculiarità che hanno portato ad una migliore conoscenza delle eccellenze del territorio da parte dei pescatori nazionali e dei loro accompagnatori con conseguente notevole e positivo incremento dell’economia locale.
Per quanto riguarda i rapporti con le altre Associazioni di pesca e gli Enti del territorio, la Lenza Orvietana da sempre collabora con tutti in modo costruttivo. Se poi qualcuno, a suo buon diritto, ci critica, sappia che le critiche ci rafforzano ed i consigli ci aiutano ad andare avanti per altri….anta anni.
Renato Rosciarelli